D omenica allo stadio arriva il Lecce, una provinciale del Sud che sta vivendo storicamente un ottimo momento consacrato dalla terza salvezza consecutiva, un record nel loro palmares. Per noi l’opportunità di fare un confronto di carattere finanziario per capire quali sono i numeri che differenziano una normale provinciale dall’Atalanta che negli ultimi 9 anni ha scritto una storia che l’ha portata a competere con i maggiori top club europei. Questo esercizio viene definito, in inglese, “financial head to head”, un testa a testa finanziario molto in voga prima dei match di Premier League. Ci avvaliamo per questa analisi dei bilanci al 30.06.2024 di entrambe le società, mancherà quindi l’attività della scorsa stagione che sarà disponibile fra qualche mese, ma questo nulla toglie all’efficacia del confronto.
Il bacino d’utenza
Dapprima qualche dato di carattere generale, come ben sappiamo l’Atalanta è la squadra provinciale con il maggior numero di campionati in Serie A, il Lecce segue molto distante con 20 stagioni, le città hanno una densità abitativa abbastanza simile ma le differenze si ampliano contando gli abitanti di tutta la provincia, infatti quella di Bergamo è una delle provincie più popolose a livello nazionale, possiamo quindi dire che l’Atalanta ha un bacino d’utenza superiore a quello salentino anche se le differenze non sono enormi ed ulteriormente ridotte dalla capienza dello stadio di Via del Mare che potrebbe arrivare a contenere fino a 40.000 spettatori di cui ben 22.000 abbonati che collocano Lecce tra le piazze più appassionate della Serie A. Non va dimenticata la mancanza di concorrenza, mentre in Lombardia l’Atalanta deve risultare attraente rispetto alle squadre vicine (anche quest’anno sono presenti ben 5 squadre lombarde nel massimo campionato) il Lecce può contare sull’interesse di tutta la regione stante anche i continui insuccessi del Bari, l’altro polo calcistico pugliese.