L’Atalanta e i tifosi nel mondo: ecco Anna, dalla Moldavia (con doppio derby in casa: papà bresciano e milanista)

storia. La storia di Lorenzo Sala

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I n questi anni abbiamo raccontato più volte di come l’Atalanta si sia diffusa a ogni latitudine e longitudine, il tifo nerazzurro si è esteso a ogni continente. Abbiamo raccontato storie provenienti dalla Mauritania, India, Egitto, Tahiti, Costa Rica e molti altri Paesi, più o meno distanti da Bergamo. La storia di oggi è del tutto particolare. A tifare Atalanta è Anna, una quindicenne che vive in Moldavia, precisamente a Balti, dove la famiglia, italiana, si è trasferita una quindicina d’anni fa per lavoro, ovvero la gestione di una gelateria artigianale. Suo padre, Giorgio Travagliati, è bresciano e tifoso delle rondinelle e del Milan. Anna è atalantina da un paio d’anni, poi scopriremo perché, e per il compleanno suo papà l’ha portata a vedere Atalanta-Lazio di metà ottobre: ”La cosa buffa di tutto ciò, è che io sono di Brescia e sono cresciuto con le domeniche al Rigamonti. Ma tant’è, per l’amore dei figli si fanno cose inimmaginabili - racconta Giorgio -. Comunque, da sportivo, devo sinceramente fare i complimenti all’Atalanta e alla sua dirigenza per la gestione societaria e i risultati ottenuti”. La piccola atalantina conserva un bel ricordo della gara coi biancocelesti: ”Appena entrata allo stadio, non mi sembrava vero essere lì. Poi, entrate le squadre, i cori pro Atalanta e i fischi contro la Lazio mi hanno elettrizzata. Dal nostro posto si vedevano bene i giocatori. Che emozione! Avrei voluto poter allungare le braccia e toccarli”. Ma come nasce l’amore per l’Atalanta? ”Stava con me sul divano la sera e mi diceva sempre ‘Ma guardi proprio qualsiasi partita papà?’. Poi, guardando Liverpool-Atalanta, mi dice che le piace quella squadra italiana e mi chiede anche perché il Brescia non giochi le coppe europee. Da lì, è stato un crescendo di passione”, racconta Giorgio.