L’ Atalanta è ampiamente salva, quota 40 punti è stata superata in carrozza da mo’ e quindi si possono tirare fuori dagli armadi alcuni scheletri dei tempi che furono. Quelli che fanno capolino ogni volta che si deve tornare a San Siro ad affrontare il Milan, anche se l’ultimo incrocio (di Coppa Italia) è stato comunque indimenticabile. Per diversi motivi lo è stata anche la tremenda partita del 15 ottobre 1972 quando i nerazzurri incassarono qualcosa come 9 reti dai rossoneri del Paron Nereo Rocco, segnandone 3: totale 12, dopo quasi 52 anni resta ancora il maggior numero di reti mai visto in 90 minuti in serie A. A quota 11 ci sono Inter-Bari (9-2) del 1938, Genoa-Lazio 6-5 del 1942, Inter-Milan del 1950 col medesimo score, Atalanta-Milan 4-7 dello stesso anno, così come Milan-Novara 9-2. Con 10 reti ricordiamo Atalanta-Salernitana 8-2 del gennaio 2023, tanto per ristabilire un minimo di equilibrio. Ma torniamo a quella disastrosa domenica quando l’Atalanta prende un’imbarcata colossale, storica. In panchina c’è Giulio Corsini che ha già vestito la maglia nerazzurra come difensore e che debutta come mister nella stagione 1970-71 quando Achille Bortolotti e Franco Previtali lo individuano come l’uomo adatto per riportare Bergamo in serie A dopo una stagione disastrosa tra i cadetti: di quelle cominciate con l’obiettivo di centrare la promozione e terminata con una salvezza col fiatone e ben tre allenatori, da Corrado Viciani e il suo “gioco corto” a Titta Rota passando per l’interregno di Renato Gei.