N umeri del presente, previsioni tattiche su quel che potrà essere la partita in arrivo, uno sguardo sul passato e uno sul duello che potrebbe decidere le sorti dell’incontro. Per arrivare preparati a ogni gara dell’Atalanta nel massimo campionato italiano, ecco la storia in breve delle partite dei nerazzurri come se fosse un’edizione Bignami, un bigino da portarsi con sé ogni fine settimana. Oggi il capitolo è intitolato “Milan-Atalanta”.
Previsioni tattiche
Raramente si sono visti metri di paragone per questo Milan tra le rose con individualità tanto forti e equilibri collettivi altrettanto sottili e labili. È sicuro che, almeno in questa Serie A, non ci siano formazioni così dipendenti dalle prestazioni individuali come quella schierata in campo da Stefano Pioli di settimana in settimana, quindi vale la pena per una volta concentrarsi più sull’analizzare su cosa dovrebbe concentrarsi l’Atalanta per limitare e volgere a proprio vantaggio lo stile di gioco dei giocatori cardine e – per paradosso, visto l’andamento ondivago del campionato rossonero e le turnazioni rapsodiche degli 11 titolari – più in forma del Milan.
Di tutta la retroguardia a 4 del Milan, quella più certa di partire dal 1’ è la metà sinistra. Theo Hernandez porta con sé la consueta esuberanza atletica e, limitando la posizione da terzino invertito assunta a inizio annata, gli inserimenti con e senza palla dall’estremo sinistro arretrato attraverso il corridoio intermedio.