E -E-Evair… E-E-E poi basta. Perché da quel 25 novembre del 1990 Atalanta e Pisa non si sono più incontrate a Bergamo in qualsivoglia campionato. Solo un incrocio in Coppa Italia il 23 agosto del 2014, l’ultimo anno di Colantuono sulla panchina nerazzurra (bergamasca): un tranquillo 2-0 con reti di Cigarini e Spinazzola. I toscani ai tempi militavano in terza serie dopo anni bui culminati con la retrocessione dai cadetti, l’esclusione dai professionisti causa crack finanziario e ripartenza dalla serie D. Insomma, quel che si dice un periodaccio. Il campionato 1990-91 è l’ultimo giocato dal Pisa nella massima serie fino alla promozione di qualche mese fa. Erano i tempi di quell’incredibile personaggio di Romeo Anconetani, padre-padrone della società e già giornalista, consulente, mediatore, dirigente (pure radiato a fine anni ’50) ma soprattutto straordinario scopritore di talenti. Prima per conto terzi, poi in proprio. Aveva uno straordinario archivio personale, ovviamente cartaceo visto i tempi, di calciatori: oltre 40mila schede ricche di dettagli. Era chiamato anche mister 5% dalla percentuale che incassava per le sue consulenze: superstizioso oltre ogni immaginazione (leggendari i chili di sale rovesciati sul terreno di gioco dell’Arena Garibaldi), ma anche profondamente religioso. Nel 1978 compra il Pisa e gli fa vivere i suoi anni più gloriosi.