Atalanta: la cessione tra Percassi e Pagliuca, spiegata facile. Le quote, tutti gli azionisti, le notizie di Bloomberg

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S abato 19 febbraio l’Atalanta non scende in campo, è attesa il giorno dopo al Franchi di Firenze, ma ciò nonostante è questa una data che verrà ricordata nella storia della società. Nel primo pomeriggio viene infatti rilasciato un comunicato ufficiale in cui si annuncia il passaggio di proprietà del 55% del capitale de La Dea Srl dalla famiglia Percassi ad un gruppo di investitori americani capitanati da Stephen Pagliuca (Brooklyn 1955) legati al gruppo finanziario Bain Capital ed in ambito sportivo proprietari dei Boston Celtics nella Nba di basket americano.

La notizia mette fine ad una serie di voci che, da qualche settimana per non dire mesi, avvicinavano la società nerazzurra ad investitori esteri. Tra i più gettonati risultava essere il fondo americano KKR che si pensa qualche valutazione - o anche qualcosa in più - in merito l’abbia fatta. Dopo quel comunicato sui media si sono lette alcune interpretazioni tutt’altro che univoche: si impone quindi l’obbligo di fare chiarezza sulla base di quello che esattamente si conosce. Per comprendere bene la situazione occorre conoscere quale era la compagine sociale del club Atalanta prima dell’operazione: la società nerazzurra era saldamente in mano alla famiglia Percassi che ne controllava l’86% tramite una holding denominata La Dea Srl, il restante 14% è invece frazionato tra soci minori tra cui i più importanti sono la Radici Spa ed il gruppo Selini.

Qui, comunque, trovate l’intera compagine azionaria dell’Atalanta, dal più grande azionista - Dea Srl - ai più piccoli, titolari di sole 10 azioni.