M entre scriviamo l’Atalanta è sedicesima nel ranking Uefa e quindicesima nell’Elo ranking, in lotta per la quinta qualificazione Champions della sua storia e fra qualche mese chiuderà il suo bilancio per la decima volta consecutiva in utile. Il club si è allontanato da quella definizione di provinciale che l’ha accompagnato per gran parte della sua storia e sempre più occupa un posto di diritto nell’élite del calcio mondiale. È normale quindi che periodicamente notizie di carattere finanziario la riguardino visto l’interesse che riscuote tra gli investitori il business calcistico. Nelle primissime settimane del 2025 si è letto su alcune fonti d’informazione di modifiche che hanno riguardato l’assetto azionario del club. In particolare, il sito “calcioefinanza.it” e La Gazzetta dello Sport hanno riportato come la partecipazione del gruppo Pagliuca all’interno della società La Dea H Srl sia aumentata dal 55% al 62% con contestuale diminuzione del gruppo Percassi. A distanza di 4 mesi cerchiamo di descrivere l’operazione avendo a nostra disposizione le visure camerali aggiornate ed il bilancio de La Dea H al 30.06.2024. Dapprima diamo una connotazione temporale dell’operazione che è avvenuta nel giugno 2024, qualche settimana dopo la conquista dell’Europa League e prima di entrare nel dettaglio un breve ripasso.
L ’Atalanta è in mano per il 100% (non ci sono più i vecchi e piccoli azionisti) alla holding La Dea H Srl (tramite una struttura verticale che riguarda anche La Dea 11 Srl ). Questa holding era partecipata fino a giugno dell’anno scorso per il 55% dal gruppo Pagliuca e per il 45% dal gruppo Percassi, a scalare poi il 55% americano era suddiviso per il 46,74% da 1907 Abc Scsp e per l’8,26% da 2022 Abc Scsp, entrambe società di diritto lussemburghese a loro volta inglobate da società ubicate in Delaware mentre il 45% di Percassi era in mano alla holding di famiglia Odissea Srl. Tutto chiaro? Proseguiamo.