Atalanta, vicina un’altra svolta: l’uscita degli azionisti Radici e Selini (ma gli equilibri Pagliuca-Percassi non cambiano)

scheda.

Lettura 2 min.

D ue pagine di storia, legate alla proprietà dell’Atalanta, si stanno inevitabilmente per chiudere. In uscita dall’azionariato di minoranza ci sono infatti Roberto Selini e il gruppo Radici, imprenditori bergamaschi legati da tantissimi anni ai colori nerazzurri. Ieri a Zingonia è stata una giornata calda, non solo sul fronte meteo o per le trattative di calciomercato in corso e per la presentazione ufficiale di Lee Congerton e Tony D’Amico, ma piuttosto per i contatti serrati riguardanti gli azionisti di minoranza che stanno via via cedendo i loro pacchetti azionari.

Puoi abbonarti gratuitamente a Corner fino al 31 agosto cliccando qui

Da qualche giorno sta infatti proseguendo il lavoro del presidente Antonio Percassi per trovare un accordo con le storiche famiglie orobiche, legate da decenni alla squadra nerazzurra, che detengono il 14% della quota di minoranza. Marino Lazzarini era stato tra i primi a concludere la trattativa per cedere la sua parte di azioni, mentre ieri si è diffusa la notizia dell’accordo tra Percassi e la Magica Srl, che fa capo all’imprenditore Roberto Selini che detiene il 5,32% delle azioni dell’Atalanta.