M anca ancora una ventina di giorni alla fine del calciomercato e probabilmente saranno quelli che registreranno il maggior numero di trasferimenti. Se c’è un aspetto che lo ha contraddistinto fino ad ora è una certa aleatorietà del valore di mercato dei calciatori. Il caso Lookman è quello che ci ha riguardato più da vicino ma non mancano altri esempi di valutazioni molto differenti tra calciatori che possono sembrare assimilabili. Vediamo, se possibile, di fare chiarezza. Nei mercati finanziari, in Borsa, il prezzo di un’azione riflette, di base, la capacità futura di un’azienda di generare utili nel tempo ma poi ci sono tante altre variabili più o meno incontrollate: il sentiment di mercato, il settore di appartenenza, la concorrenza, la capacità dell’azienda di sapersi rinnovare ed ultimo, ma non per importanza, l’incrocio tra la domanda e l’offerta, in definitiva ci si ricorda del rapporto prezzo/utili molto molto saltuariamente, spesso diventa l’unica consolazione durante i periodi di crisi. Nel calcio avviene più o meno la stessa cosa e gli utili futuri sono rappresentati dalla capacità del giocatore di ben performare nel tempo. Vediamo invece quali sono le principali variabili.