Come si spiega l’Atalanta/4 Squadra che vince? Cioè cosa succede (qui come altrove) dopo le rivoluzioni societarie

scheda.

Lettura 7 min.

C ome nell’approfondimento dello scorso anno, anche in questa occasione si ritiene che la “stabilità” della società sia un tassello fondamentale del puzzle che spiega successi e insuccessi di un club. Se l’anno scorso l’Atalanta poteva però considerarsi una delle poche squadre a non aver effettuato (o quasi) cambiamenti sostanziali ai vertici dal 2011/2012 (prima stagione in Serie A del Percassi-bis), quest’anno i nerazzurri hanno vissuto per la prima volta nella loro storia un passaggio di proprietà in mani non bergamasche e addirittura statunitensi.

Puoi abbonarti gratuitamente a Corner fino al 31 agosto cliccando qui

Per quanto i problemi di questa stagione per i bergamaschi siano stati molteplici e spesso legati più a questioni di campo, non è impensabile che l’ambiente sia stato turbato da un passaggio di proprietà avvenuto (pubblicamente) in tempi brevi e soprattutto a metà stagione. Ripetiamo quindi l’operazione dello scorso anno andando a confrontare i cambi dirigenziali dei bergamaschi con quelli delle altre squadre di Serie A che come l’Atalanta hanno sempre militato nel campionato maggiore italiano dalla stagione 2011/2012 ad oggi. Oltre all’Atalanta le squadre che in queste stagioni non sono mai retrocesse in Serie B sono solo 8, con grandi escluse Sampdoria e Torino che nella stagione 2011/2012 erano in B per poi risalire in A solo l’anno dopo. Si include comunque nell’analisi anche il Genoa retrocesso proprio quest’anno.