Da Czestochova a Dublino: cavalcata da 42 milioni (e oltre)

scheda. L’approfondimento di Giovanni Cortinovis

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D icono che l’Europa League non valga la Champions League quanto a prestigio né a livello economico, eppure con la conquista del trofeo l’Atalanta si è assicurata un minimo di 42 milioni di euro. Abbiamo scritto minimo non avendo incluso il ricavo – da botteghino, diritti televisivi e premi delle due confederazioni – per la disputa della Uefa-Conmebol Club Challenge contro Ldu Quito. Nel calcolo non sono presenti nemmeno eventuali premi previsti nei contratti con gli sponsor e con i fornitori, essendo ignoti i singoli accordi, neppure visibili ex post in bilancio. Peraltro, proprio l’approdo in finale di Europa League ha garantito al club nerazzurro l’accordo con Paramount+, diventato sponsor di maglia sia per la finale di Dublino che per quella di Coppa Italia contro la Juventus. Anche questo importo non è stato divulgato, altrimenti una parte sostanziosa di esso andrebbe ad aggiungersi ai 42 milioni di euro indicati. Allo stesso modo, il 3-0 al Bayer Leverkusen contribuirà all’esplosione del valore di mercato di diversi calciatori atalantini, anche se questo beneficio diventerà tale solo al momento della cessione di uno o più di essi.