La nuova Atalanta. Pagliuca, i fondi, le quote, i bond: non ci capite più niente? Schema e «spiegone» per orientarsi

scheda.

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S ono passati più di 4 mesi dall’annuncio della cessione della maggioranza di Atalanta Bergamasca Calcio al gruppo di investitori di Boston guidato da Stephen Pagliuca. In questo lasso di tempo non sono state rilasciate dai protagonisti dell’operazione interviste o dichiarazioni esplicative sullo stato dell’arte della compagine sociale e questo è da considerarsi un comportamento assolutamente normale in ambito finanziario.

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A nessuno infatti piace spiegare quanto fatto in termini di catena di controllo o di ottimizzazione fiscale. Molto più lecita l’aspettativa da parte del pubblico e degli addetti ai lavori rispetto a qualche dichiarazione in merito al progetto tecnico e societario che interesserà il club nerazzurro negli anni a venire. Ovvio che qualsiasi comunicazione sarebbe molto gradita ma su questo aspetto va fatto notare che anche altre 2 proprietà Usa come i Friedkin e il gruppo Elliott si siano dimostrati nel tempo maggioranze piuttosto silenziose. Questo non ha voluto dire che entrambe non abbiano operato con un certo successo nelle rispettive piazze. In compenso non sono mancati nelle ultime settimane articoli della stampa, specializzata e non, che hanno descritto, spesso a spezzoni, alcune operazioni finanziarie che hanno riguardato la struttura societaria del gruppo Atalanta. Lo scopo di questo articolo è riepilogare le notizie apparse, metterle in ordine e, se possibile, con l’aiuto della grafica renderle facilmente leggibili. Lo diciamo subito, non è impresa facile.