L’analisi del mercato invernale: l’inusuale «stretta» della Premier, il triste podio del Verona. Ecco tutti i dati

scheda. L’approfondimento di Giovanni Cortinovis

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D opo le spese pazze degli ultimi anni i club inglesi si sono dati una calmata. Lo dimostra il 3° posto nella classifica delle spese sul mercato della sessione invernale che si è appena conclusa, alle spalle dei campionati brasiliano e francese. Secondo le tabelle del database di Transfermarkt, la Premier League è soltanto medaglia di bronzo, con appena 121,3 milioni di euro di uscite, in media poco più di 6 milioni di euro a club: bazzecole in proporzione al giro d’affari che la contraddistingue.

Una Premier insolitamente oculata

Nelle precedenti 4 sessioni invernali invece il campionato d’oltre Manica era sempre stato davanti a tutti, spesso con vantaggi impressionanti: l’anno scorso, per dire le 20 società della Premier League avevano speso a gennaio la bellezza di 842,6 milioni di euro, più della somma delle 14 nazioni alle loro spalle. Nel 2022 invece si erano limitate a sborsare 345 milioni e mezzo di euro, comunque più di Serie A, Bundesliga e Liga messe insieme. Più risicati i vantaggi nel 2021 e 2020, sempre con il nostro campionato in seconda posizione: 5,4 milioni di euro il gap 3 anni fa e 26,7 milioni di euro nel 2020. Invece nel 2019 davanti a tutti c’era il campionato cinese con 219,7 milioni di euro spesi nel mercato invernale, a fronte dei 205,1 milioni di euro della Premier League e dei 158,6 milioni di euro della Serie A.