D uecentoventiquattro giorni dopo, è ancora Atalanta-Bruges. A oltre 7 mesi di distanza, la nuova sfida in Champions League ai nerazzurri di Belgio è rimasta ben impressa nella memoria di entrambi gli ambienti, per motivi diametralmente opposti. Se le modifiche dalla squadra che fu di Gasperini e quella che è/sarà di Ivan Juric le stiamo scoprendo da fine agosto a oggi, i Blauw en Zwart hanno dato continuità alla guida tecnica di Nicky Hayen ma non presenteranno un volto identico a quello mostrato nel playoff del 2024/25.
Uomini e strategie chiave del Bruges
Sono solamente 4 – o 5, nel caso in cui capitan Mignolet non dovesse recuperare a tempo di record dall’infortunio patito nell’esordio col Monaco – i giocatori del Bruges presenti nella doppia sfida dello scorso playoff di Champions League e ora non più a disposizione di mister Hayen. Ciononostante, per il valore assoluto e le specifiche caratteristiche dei profili ceduti in estate, la versione 2025/26 dei fiamminghi ha già assunto connotati diversi da quelli mostrati con De Cuyper, Jashari, Talbi e Jutglà nell’annata precedente.
Partendo dai valori aggiunti, non si può non notare una squadra più aggressiva e dinamica nella fase di non possesso: se il blocco medio del 2024/25 era utilizzato per limitare al massimo il campo da coprire ai singoli elementi, partite con marcature a uomo a tutto campo come il 4-1 dello Jan Breydelstadion contro il Monaco non sono una novità. La ragione si riscontra anche nell’inserimento tra i titolari di Sabbe – terzino destro con movimenti e propensione da mezzala – e Carlos Forbs – 21 ala portoghese prelevata dall’Ajax dopo una stagione complicata in prestito al Wolverhampton: rientrare sul piede forte, il sinistro, è una scelta tanto abusata da renderlo sulla carta prevedibile -, ma soprattutto alle gerarchie scalate in poche settimane da Aleksandar Stanković. Il figlio di Dejan, classe 2005, è il collante box to box che permette al resto dei compagni di assumere maggiori rischi: se l’anno scorso Onyedika era impiegato da mediano fisso come schermo davanti alla difesa, se Tzolis aveva compiti di copertura simili a quelli di un esterno a tutta fascia, i recuperi in arretramento e la scelta di tempo nei contrasti del serbo classe 2005 - l’Inter ha mantenuto i diritti di recompra per €23 milioni (estate 2026) e €25 milioni (estate 2027) più percentuale sulla rivendita – permette agli uomini del reparto avanzato e sulle fasce di aggredire ancora più in alto i propri riferimenti. Se mister Hayen cercasse invece maggior inventiva nella trequarti avversaria in quella posizione, ecco le quotazioni di Reis e Vetlesen aumentare esponenzialmente.