Atalanta, che fine hanno fatto i 17 sudamericani «spariti» negli ultimi 10 anni? Ecco le storie (alcune incredibili)

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C he fine hanno fatto i sudamericani? Che fine hanno fatto i sudamericani che, dal 2010 in poi, hanno militato nell’Atalanta? Abbiamo cercato di approfondire il tema analizzando la carriera, pre e post Atalanta, di ogni calciatore preso in esame. Non ci soffermeremo sui giocatori rimasti nell’«Europa che conta» dopo esser passati da Bergamo, ad esempio Gomez (Siviglia), Ibanez (Roma) o Mojica (Elche), ma cercheremo di capire che giro hanno fatto i sudamericani che sono un po’ «spariti dai radar». Andiamo con ordine, dai più “anziani” ai più freschi. Allacciate le cinture, che scavalchiamo l’Atlantico.

Leonardo Talamonti

Leonardo José Talamonti, difensore argentino ma col nonno italiano di Ascoli Piceno, nasce calcisticamente nel Rosario Central. Dopo un breve prestito alla Lazio, torna in Argentina, e precisamente a Buenos Aires, per vestire la maglia dei millonarios del River Plate. Dopo un anno con la banda, nel 2006, viene acquistato dall’Atalanta, squadra in cui gioca fino al 2011. Dopo aver terminato la sua avventura bergamasca, fa ritorno al Rosario Central. Milita poi nel Club Sportivo Belgrano, da distinguere con Club Atlético Belgrano, la squadra delle giovanili del Cuti Romero. Dopo l’esperienza nel club di San Francisco, città della provincia di Córdoba, si trasferisce nell’Atlanta, una delle squadre della capitale. Successivamente milita nel Platense, squadra con cui chiude la carriera. Oggi non ha più niente a che fare col calcio che conta: gestisce la ferramenta di famiglia ed allena gratuitamente nel settore giovanile della squadra del paesino in cui vive. La stessa squadra con cui ha dato i primi calci al pallone.