N on uno spareggio, ma quasi: entrambe a quota 10 punti dopo 5 turni della fase campionato della Champions League 2025/26, Atalanta e Chelsea si giocano alla New Balance Arena una grande fetta di passaggio diretto agli ottavi di finale, in caso di risultato pieno nel martedì sera bergamasco. Cosa aspettarsi dai Blues di Enzo Maresca, squadra più giovane tra le 36 partecipanti (23.6 anni di media a livello di rosa) e ricchissima di talento in ogni zona del campo?
Uomini e strategie chiave del Chelsea
La struttura più simile a quella assunta dai londinesi in stagione già affrontata dall’Atalanta è quella del Como di Fàbregas: Enzo Maresca è il tecnico italiano forse più “spagnolo” come formazione calcistica, tra gli anni di carriera da giocatore a Siviglia e gli anni da assistente allenatore alla corte di Manuel Pellegrini e Pep Guardiola tra West Ham e Man City.
Così come i lariani, anche il Chelsea è una squadra che difende con 4 uomini in ultima linea e costruisce con 3 elementi in prima battuta, ed entrambe non hanno nell’estremo difensore un valore così aggiunto in termini complessivi. Robert Sanchez, giocatore più vecchio tra i titolari dall’alto dei suoi 28 anni (!), uno dei pochi ad aver conosciuto la gavetta prima di approdare a Stamford Bridge, è un buon elemento in fase di costruzione, soprattutto quando riesce a scavalcare un pressing alto orientato sui propri compagni o quando velocizza la ripartenza dopo una sua presa alta da piazzato a sfavore; i lati oscuri dello spagnolo si scoprono invece nella gestione dei tempi e degli spazi nelle uscite oltre la propria area di rigore e sui traversoni laterali, che vanificano parzialmente un rendimento tra i pali senza grosse battute d’arresto dopo stagioni ben più altalenanti (+0.36/90’ il saldo tra Gol attesi in base ai tiri in porta subiti e i gol concessi in questa Champions League, 6° dato migliore appena superiore al +0.34 di Carnesecchi).