Atalanta, dai dati il turnover perfetto di Gasp. Rotazioni per risparmiare 20-30’ a partita (de Roon e Freuler casi a parte)

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T re punti. Tre punti per entrare ancora una volta nella storia, tre punti per qualificarsi alla Champions League per il terzo anno consecutivo. L’Atalanta sta correndo fortissimo anche in questo finale di stagione, parlano chiaro i risultati: otto vittorie e due (sfortunati) pareggi nelle ultime dieci partite. Come solo l’Inter campione d’Italia, che ha però una differenza reti inferiore. Sono due punti in più della Lazio, tre più del Napoli, sette più del Milan e nove più della Juventus. Merito anche di una grande condizione atletica dell’Atalanta, che la porta a rendere al meglio nel momento più complicato della stagione da questo punto di vista. Importante che questo aspetto sia stato confermato in questa stagione, totalmente diversa dalle altre: più impegni ravvicinati e una preparazione estiva quasi inesistente. Più di altre volte, a metterci lo zampino è stato il turnover calcolato di Gasperini. L’allenatore nerazzurro è stato bravo a far ruotare i giocatori un po’ in tutti i reparti, senza che calasse il rendimento globale della squadra. Non è da tutti: nelle dirette concorrenti, spesso, quando mancano una o più pedine fondamentali arrivano grosse difficoltà. Basti pensare alle ultime settimane di Juventus e Milan. Arriviamo quindi all’analisi del minutagggio e delle rotazioni di queste ultime dieci giornate. L’alternanza c’è stata anche tra i pali, dove sono 680 i minuti giocati da Gollini e 262 quelli da Sportiello. Va detto che il primo, in 8 casi, è partito dall’inizio, ma sono 3 le presenze del secondo visto l’ingresso in corsa nella sfida sul campo del Sassuolo.