Atalanta, grandi gioie dai giocatori in prestito: in B si gioca il 42% dei minuti, cresce un tesoretto di esperienze

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epa09239979 Goalkepeer Marco Carnesecchi of Italy reacts during the UEFA European Under-21 Championship quarter final soccer match between Portugal and Italy at Stozice stadium in Ljubljana, Slovenia, 31 May 2021. EPA/Sandi Fiser (Sandi Fiser)

S ettimane impegnative per i tifosi atalantini. Cambiamento degli assetti societari, impegni di coppa europea, decisioni arbitrali contestate capaci di alimentare dubbie e tensioni. Non ci si è fatti mancare niente e parlare dei ragazzi atalantini in prestito può aiutare a riconciliarsi con il calcio giocato.

Infortuni

Gli infortuni è uno degli argomenti che ha sempre a che fare con i prestiti neroazzurri. Ma è normale e fa parte della legge dei grandi numeri. È sufficiente vedere quanti giocatori dell’Atalanta sono attualmente infortunati, cinque su una rosa intorno ai venti significano il 25%. Se pensiamo che l’Atalanta ha più di 60 giocatori in esubero e quindi prestati possiamo capire che è fisiologico avere almeno un 15% di questi ragazzi fermi in infermeria. Ghislandi e Cabezas sono tornati a Zingonia e vanno annoverati nelle fila dei lungo degenti in carico all’Atalanta. Ultimamente fra i neo infortunati va segnalato Valzania. Accanto a lui ci sono poi quei giocatori che in convalescenza stanno lentamente riprendendo il graduale stato di forma. A tal proposito vi è un altro aspetto da tenere in considerazione capace di condizionare l’utilizzo di questi atleti. Molti di questi sono ragazzi alle prime esperienze che stanno costruendo la propria carriera attraverso un percorso di crescita che può portare alla prima squadra. Un infortunio interrompe questo cammino e alla ripresa fisica molte volte si deve nuovamente attendere il momento favorevole per poter ritrovare il posto da titolare. È il caso di ragazzi come Da Riva, Latte Lath, Peli, Heidenreich e diversi altri. Un infortunio per un ragazzo giovane in prestito non ha la stessa valenza che per un professionista affermato; significa perdere tempo e opportunità.