Atalanta-Lazio, il calcio di Juric contro la tattica di Sarri: bigino di presentazione

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni

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E ntrambe reduci da un pareggio casalingo prima della sosta per nazionali, accolto però con sensazioni diametralmente opposte dalla piazza: Atalanta e Lazio inaugurano il terzo miniciclo della stagione 2025/26 alla New Balance Arena, cercando di aggiungere un ulteriore tassello a nuove solidità e certezze. Se per i nerazzurri si tratta di una costruzione, per i biancocelesti è però più una ricostruzione/ristrutturazione, psicologica ma anche tattica.

Uomini e strategie chiave della Lazio

Nonostante venga descritto come un allenatore poco disposto ai compromessi, Maurizio Sarri ha già mostrato il primo radicale cambiamento della sua seconda esperienza laziale già dopo 5 giornate. Complici infortuni e squalifiche specialmente nel reparto di centrocampo, le ultime due uscite dei romani hanno visto l’11 biancoceleste schierarsi con un 4-4-2 dopo un avvio di annata basato sulla presenza di 3 centrocampisti centrali. A non cambiare – e questo è davvero l’unico “integralismo” sarriano, al quale il tecnico cresciuto anche nella bergamasca Castro non ha mai derogato e mai derogherà – è la struttura difensiva a zona con ultima linea a 4 uomini. Basandosi sulla correlazione del movimento dell’intera squadra in riferimento alla palla e agli scivolamenti di reparto, sta alla concentrazione collettiva e al lavoro su angoli/aiuti la sostenibilità dell’intero impianto. Sarà da valutare la scelta che la Lazio prenderà su eventuali sovrapposizioni dei terzi di difesa – nell’unico frangente di gara affrontato col 4-4-2 dalla Lazio contro una prima linea di costruzione a 3, nel 2° tempo col Torino, Tameze (braccetto destro granata) era invitato a esplorare il corridoio intermedio (postura a 45° Sud-Est di Pedro a togliere la linea di passaggio verso l’esterno), scommettendo sulla sua poca dimestichezza a ricevere la palla sul taglio alle spalle di Nuno Tavares e al fianco di Romagnoli. Da notare anche gli adeguamenti dei due centrocampisti centrali (Cataldi e Basic contro Genoa e Torino, a Bergamo rientrerà Guendouzi) quando la sfera circolerà sul perimetro tra i piedi dei primi costruttori atalantini: l’elemento della coppia che si trova sul lato opposto del campo rispetto al possesso ha l’ordine di abbassarsi quasi tra difensore centrale e terzino.