Atalanta, i prestiti e (soprattutto) l’analisi dei dati: ecco perché è la stagione migliore dell’ultimo triennio

scheda. L’approfondimento di Valerio Mazzola

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N el calcio, come spesso nella vita, le pause servono per tracciare bilanci. Questa di marzo, l’ultima prima della conclusione dei vari campionati, ci aiuta a mettere a fuoco la situazione dei nerazzurri in prestito presso le varie formazioni sparse per la penisola e anche all’estero. Cercheremo di andare al di là dei numeri per capire a chi è servita questa annata e chi invece si ritrova, quasi magicamente, alla casella di partenza come se nulla fosse accaduto. Come al solito all’inizio del nostro viaggio diamo uno sguardo all’infermeria che rispetto a stagioni precedenti quest’anno è stata, fortunatamente, meno frequentata. Vi si ritrova il lungodegente Kraja che ad Ascoli ha visto la stagione compromessa dall’infortunio al ginocchio e ultimamente a lui si sono aggiunti Di Serio e Renault. Il primo, passato a gennaio in prestito allo Spezia, accusa un problema al flessore mentre il secondo, alla Pro Patria, ha dovuto saltare le ultime partite e ancora è da definire il suo futuro. Il resto della truppa è abile e se non è arruolato non dipende da problemi fisici ma da altri fattori. I numeri di quest’anno a marzo, se confrontati con quelli a marzo degli anni precedenti, sono i migliori delle ultime tre stagioni. Maggiore uniformità di risultati fra le quattro categorie prese in esame (Serie A, Serie B, Serie C e campionati esteri) con più che discrete risposte all’interno di ogni campionato. Come al solito c’è chi fa da traino e chi invece rappresenta quasi una zavorra. Ovviamente gli occhi dei tifosi, e degli addetti ai lavori, sono rivolti a chi frequenta i campi dalla massima serie.