Quanti gol fa, quanti ne prende, differenze tra andata e ritorno: tutti i dati possibili per capire Juric all’Atalanta

scheda. L’approfondimento di Valerio Mazzola

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I l mercato è ancora apertissimo e per dare un volto, e un voto, alla nostra Atalanta dovremo ovviamente aspettare il 2 settembre. Ma la squadra bergamasca quest’anno è partita da subito con una grossa novità, l’allenatore. Sappiamo tutti che la lunga storia con Gasperini ha visto, dopo nove anni, la sua conclusione e al suo posto è arrivato il croato Ivan Juric. Una scelta che ha visto, come molto spesso accade quando si parla di calcio, due partiti contrapposti. Quelli che guardano con fiducia alla nuova guida tecnica e quelli che invece leggono, nell’arrivo di Juric, un ridimensionamento delle ambizioni. Ricordiamo in breve la carriera da allenatore di Juric: inizia guidando la Primavera del Genoa nell’annata 2010/11 per poi passare, all’Inter, nello staff di Gasperini. Finita l’avventura milanese del Gasp Juric segue, nuovamente, l’anno successivo il tecnico di Grugliasco a Palermo. Torna, nel 2013/14, al Genoa per condurre nuovamente la Primavera e la stagione successiva si siede per la prima volta, da allenatore, sulla panchina di una squadra professionistica. È il 2014/15 e Juric viene chiamato alla guida del Mantova per disputare il Campionato di Lega Pro. Finisce la stagione all’undicesimo posto e l’anno dopo sale in Serie B per guidare il Crotone con cui arriva secondo centrando la prima storica promozione in Serie A della squadra calabrese. Ma l’anno seguente il tecnico croato non resta in Calabria, decide di vivere la Serie A seduto sulla panchina del Genoa. È l’annata 2016/17 e con il Grifone Juric vive una stagione complicata fatta di esonero e richiamo in panca per le ultime gare.