Come va l’Atalanta femminile? L’esito della stagione e il confronto coi vivai del resto d’Italia

scheda. Un approfondimento di Valerio Mazzola

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foto by atalanta.it

S e c’è una squadra per antonomasia femminile possiamo dire che questa è l’Atalanta, considerando che porta il nome di una eroina della mitologia greca e viene sempre rappresentata come una fanciulla. Ma al di là del mito proviamo a descrivere, brevemente, come viene interpretato il calcio femminile dalla società bergamasca e che stagione è stata la 2022/23.

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Va subito detto che al fine di ottenere la Licenza Nazionale, necessaria per poter partecipare ai campionati professionistici, i club hanno dovuto rispettare, dalla stagione 2015/16, alcuni parametri riguardanti lo sviluppo del calcio femminile. Sono stati obbligati a creare una sezione femminile partendo dal settore Under 12 tesserando 20 ragazze nella prima stagione, portate poi a 40 dall’annata successiva. Dalla stagione sportiva 2017/2018 le società hanno dovuto partecipare al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile e dalla stagione sportiva 2019/2020 l’obbligo è stato quello di partecipare al Campionato Allieve con almeno una squadra di calcio femminile. Assieme a questi Campionati le società hanno conservato l’impegno di tesserare almeno 40 calciatrici Under 12. L’Atalanta ha dovuto muoversi in questa direzione per potere ottenere la licenza nazionale e nell’estate 2015 ha prelevato in toto la squadra Esordienti del Mozzanica, compreso lo staff, tesserandola come Atalanta. All’inizio di quegli anni vi è stata una collaborazione con il Mozzanica giungendo così ad un apparentamento. Nel settembre 2017 vi fu l’ufficializzazione con la presentazione del progetto.