Glenn compie 60 anni. «Le mie scelte, l’Atalanta, la famiglia. Sono un ragazzo fortunato»

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«L a felicità è desiderare quello che si ha», diceva Sant’Agostino. E Glenn Stromberg, che il 5 gennaio compie 60 anni, non chiede altro alla sua vita. Nulla. «Sono un ragazzo fortunato», dice e ripete nell’intervista che ci concede al telefono, mentre ovviamente è al lavoro in giro per l’Europa. No, nemmeno per una cifra tonda così importante Glenn si concederà grandi feste, o eventi mondani. «Non ho fatto niente di speciale per i 40, niente di speciale per i 50, niente di speciale stavolta. Dopo una vita così bella e piena, nulla mi può far dire “wow, Glenn”. Mi basta quello che ho». Il lettore perdonerà il «tu» confidenziale dell’intervista, ma Glenn è molto più di un amico: inutile «recitare» una distanza che in questo caso non c’è.

Glenn, compi 60 anni e non sei mai fermo un secondo. Qual è il tuo bilancio a questo punto della vita?

«È andata abbastanza bene. Ci pensavo qualche giorno fa. Sono nato nel ’60, ora ne faccio 60. Ho avuto tanta fortuna, sono felice e contento. In quegli anni nascere in Europa era una fortuna, non voglio essere “politico”, ma c’erano e ci sono miliardi di persone che non avevano acqua tutti i giorni, che faticano e faticavano a vivere. Io ho avuto una fortuna diversa, e spero di essere riuscito a fare qualcosa per meritarmela».