I cinque cambi confermati, un vantaggio per l’Atalanta: minuti e gol, i dati dicono che Gasp è il re delle sostituzioni

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V entuno giugno 2020, a Bergamo si gioca il recupero della venticinquesima giornata fra Atalanta e Sassuolo. Siamo all’ottantaseiesimo sul risultato di 4 a 0 per i bergamaschi che hanno già mandato in campo, come sostituti, Castagne, Muriel e Malinovsky. Dalla panchina si alza Toloi che entra sul terreno di gioco al posto di Dijmsiti, è il quarto cambio, ma non è un errore dello staff atalantino. Alla ripresa dei campionati, dopo la pausa causa Covid, la FIGC ha recepito le indicazioni di FIFA e IFAB e ha stabilito che ogni squadra ha diritto a cinque sostituzioni. Da allora, e sino al dicembre 2022, ogni formazione di Serie A può sostituire un massimo di cinque calciatori contemplando tre interruzioni e senza contare i cambi effettuati nell’intervallo. Una storia quella dei cambi iniziata a metà anni Sessanta, dapprima una sostituzione solo in caso di infortunio, poi l’introduzione dei cambi tattici con il tredicesimo, successivamente arrivò il quattordicesimo sino ad arrivare al 1995 con i tre cambi e panchine corte che nel corso del tempo si sono sempre più allungate. Da quegli anni si è passati alla rivoluzione dell’estate 2020, un cambiamento che ha mosso dibattiti e interrogativi su chi potesse trarre vantaggio da questa nuova situazione Ora è trascorso un campionato e mezzo da quella modifica e ancora i tifosi di calcio sono divisi sull’equanimità ed efficacia del provvedimento. Ultimamente anche il popolo di Corner si è interrogato sulla bontà di questo provvedimento. Ci siamo quindi addentrati nei numeri relativi a questo cambiamento per cercare di far luce sulle varie sfaccettature del fenomeno e per cercare di capire se le cinque sostituzioni favoriscono i potenti o meno. Abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento le ultime cinque stagioni atalantine per vedere come Gasperini ha gestito i cambi prima e dopo questa mini rivoluzione. I numeri raccontano di un Gasperini molto incline a utilizzare i cambi, fossero essi i tre consentiti fino a qualche stagione addietro o i cinque in vigore attualmente.