A un certo punto l’U23 di Francesco Modesto sembrava diventata la vera e propria mina vagante dei playoff. Il cammino da fare era ancora tutt’altro che corto, per pensare alla B, ma il momento di forma mostrato per la quasi totalità dei playoff è stato veramente clamoroso. La squadra più giovane del lotto che, spensierata e densa di qualità, si mostrava quasi allergica al calcolo, forse anche per via del fatto che la classifica in regular season recitava solo “ottavo posto”, per quanto ex aequo con Giana e Trento, con quest’ultimo poi superato brillantemente al primo turno, una settimana dopo la fine del campionato. Molti addetti ai lavori, seppur a bassa voce, lo sussurravano: Panada e compagni mostravano un livello raggiungibile forse solo dalle grandi corazzate – come Vicenza, Pescara e Ternana – che sarebbero subentrate solo nella parte finale del percorso verso la cadetteria. Poi a Cerignola è arrivata la fine del sogno, che forse avrebbe anche posto numerosi problemi dalle parti di Zingonia: crescere i propri giovani e giovanissimi nella seconda serie sarebbe ulteriormente formativo, ma che tipo di squadra andrebbe allestita per non rischiare sonore figuracce nel caso in cui questo scenario si verificasse mai? Forse la vera dimensione per un’Under 23 è proprio la C, campionato da pane duro e secco, in cui anche i più talentuosi devono farsi i canini aguzzi per poter partecipare al banchetto. Di fronte un panorama variegato di avversari, che magari danno l’impossibile per fare risultato contro le big del nostro calcio, seppur in versione “minore”.