Il calcio di Pisacane, i ruoli di Adopo e Palestra: ecco il bigino che presenta Atalanta-Cagliari

scheda. La presentazione di Massimiliano Bogni

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L o aveva esplicitato nella scorsa stagione Paulo Fonseca, allora allenatore del Milan, riferendosi al gruppo di Davide Nicola. Lo ha ribadito qualche settimana fa anche Cesc Fabregas, in merito alle caratteristiche della squadra gestita da Fabio Pisacane: poche squadre di questa Serie A sono fastidiose da affrontare più del Cagliari, avversario dell’Atalanta nell’anticipo del 15° turno di campionato nel sabato della New Balance Arena. Come mai?

Uomini e strategie chiave del Cagliari

È difficoltoso preparare nei dettagli una sfida contro i sardi, specialmente se si è una squadra più attrezzata e con meno riposo dall’ultima gara giocata, perché saranno loro a far pendere il piano gara sulla ripetizione ad alto volume di meccanismi indigesti alla rivale di turno. Esemplare il trattamento riservato alla Roma nell’ultimo fine settimana: fase di non possesso basata su un 4-4-2 con linee molto strette per favorire l’arretramento di uno dei due esterni alti sulla linea dei difensori, ricerca ossessiva dei lanci lunghi e alti con cui generare dubbi nei saltatori giallorossi, arretramento progressivo dei centrali difensivi per non farsi trascinare dagli inserimenti dei trequartisti di Gasperini e non esporre la relativa mobilità nel breve di Luperto-Juan Rodriguez (classe 2005, uruguagio prelevato in estate dal Peñarol, mancino all’esordio in A). L’Atalanta ha più volte dimostrato in stagione di abbassare l’efficacia della propria prestazione all’innalzarsi dell’intensità del confronto, individuale e collettivo? Il Cagliari cavalcherà la fisicità di Folorunsho nelle protezioni spalle alla porta, inviterà agli scarichi sui quinti nerazzurri esclusivamente per aggredirli una volta avvenuta la ricezione e togliere fluidità alla manovra verticale atalantina, sfrutterà il probabile rientro di Yerry Mina per entrare “sottopelle” al riferimento centrale avanzato di Palladino con contatti lontano dal pallone, alzerà il pressing coi centrocampisti centrali accoppiandosi a uomo solo e soltanto sui retropassaggi nerazzurri.