U ndici punti nelle prime 6 gare di Serie A: difficile attendersi qualcosa di meglio dall’impatto di Daniele De Rossi nell’ambiente Genoa, in cui è stato chiamato a sostituire Patrick Vieira a inizio novembre. L’ex capitano e tecnico della Roma ha rafforzato le certezze di un gruppo, così come ha fatto (forse in misura leggermente più parziale) Raffaele Palladino a Bergamo. Cosa attendersi quindi da Genoa-Atalanta, match della domenica sera del 16° turno della Serie A 2025/26?
Uomini e strategie chiave del Genoa
Altro giro, altro 3-5-2 da affrontare in A per l’Atalanta. Il cambio modulo ordinato da De Rossi dal momento del suo arrivo è chiaro, pur presentando alcune specificità rispetto ad altri schieramenti simili contrapposti ai nerazzurri nelle ultime settimane (Fiorentina, Verona e Cagliari).
Rispetto alla versione “alternativa” mostrata dal Grifone negli ottavi di Coppa Italia, la prima modifica è tra i pali. Nicola Leali, presosi la titolarità nel corso del 2024/25 proprio in seguito alla sfida del girone d’andata contro l’Atalanta, è un estremo difensore ormai in via d’estinzione: affezionato allo stazionare sulla linea di porta più del dovuto, fenomenale in tutti gli interventi che richiedono istinto e riflessi ma lacunoso in varie situazioni in cui si necessitano allungamenti o letture, risorsa sfruttata per il lancio lungo invece che per una costruzione bassa sul corto.
Se con Vieira il Genoa tendeva a costruire con 3 uomini di movimento in prima linea, con De Rossi difende anche così. Le qualità migliori, tra braccetti o perni centrali, sono condivise da quasi tutti i singoli, fattore che ne amplifica ulteriormente l’impatto nelle giornate “sì” e ne abbassa drasticamente il rendimento in quelle “no”. Marcandalli o Sabelli sulla destra, Østigård o Otoa al centro, capitan Vasquez a sinistra compongono un terzetto che si esalta nel difendere il più lontano e il più aggressivo possibile dalla propria area, o che all’interno dei propri ultimi 16 metri aumenta di efficacia tanto più è costretto a recuperare in situazione disperata; in tutte le letture che invece coinvolgono duelli aerei, scivolamenti laterali, scambi di marcature ad azione in corso o presa in consegna di tagli in diagonale dei riferimenti individuali, ecco emergere i difetti strutturali della difesa genoana.