Il conto dei cartellini dopo i rossi a Gosens e Gollini. Il «curioso caso» dell’Atalanta: fa più falli, ma prende meno gialli

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D ue espulsioni in tutto il campionato per l’Atalanta, quattro in stagione considerando Coppa Italia e Champions League. Due espulsioni in Serie A pesanti, costate caro all’Atalanta. Quattro punti, viene da pensare, tra le sfide con Roma e Sassuolo. Quattro punti che i nerazzurri non vogliono rimpiangere a fine stagione. “Non mi sembra di allenare una squadra cattiva”, ha detto Gasperini a fine partita. All’allenatore danno ragione i numeri, che vedremo tra poco: quella bergamasca è una delle squadre del campionato italiano con meno sanzioni disciplinari. Questo, però, c’entra poco con le due recenti espulsioni, di Gosens e Gollini. Arrivate non per cattiveria, ma in entrambi i casi per un errore del singolo: il tedesco si è beccato il secondo giallo per un intervento duro, al limite, ma soprattutto tranquillamente evitabile. Il portiere, invece, si è reso protagonista di un intervento fin troppo spavaldo e, quindi, rischioso. Nulla a che vedere con una squadra cattiva. In pieno stile Corner facciamo parlare i numeri. Prima di tutto, l’Atalanta è - guarda caso dietro al Verona di Juric - la squadra più fallosa della Serie A, con 15,38 infrazioni commesse a partita, in media circa una ogni sei minuti giocati. Guardando alle altre squadre che lottano per un posto in Champions League, solo il Milan entra nelle prime dieci, con 13,65 falli a partita. C’è poi la Lazio con 13,42, la Juventus con 13,32 e il Napoli, squadra più corretta della Serie A, a quota 9,82. A primo impatto non sembrerebbe esserci una correlazione tra qualità della squadra e numero di infrazioni commesse, anche se l’Atalanta rappresenta un caso atipico (come spesso accade), essendo l’unica grande squadra tra le più fallose del campionato.