James Rodriguez e il retroscena: poteva arrivare all’Atalanta (per davvero)

Una decina di anni fa Carlo Osti, su suggerimento di Carpeggiani, aveva visionato il colombiano del Bayern quando giocava nelle giovanili del Banfield. L’altro giorno l’invito del Papu: «Se vuoi venire in Italia, ti cedo la 10 dell’Atalanta»

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T ante volte, scherzando, ci si avvicina alla realtà. Molto più di quanto non si possa pensare. Il fatto è noto, di due giorni fa. Zapata celebra sui social la rimonta sulla Roma, e tra i commenti che riceve c’è quello di un connazionale doc, il principe dei «cafeteros» colombiani: James Rodriguez. Uno che, solo in Europa, vanta maglie come Porto, Monaco, Real Madrid e Bayern Monaco. 72 gol in 208 partite, più quei 22 segnati con la Nazionale colombiana che gli sono valsi pure il titolo di capocannoniere ai Mondiali brasiliani del 2014.

Sotto quel commento, fatto di tante fiamme, è entrato a gamba tesa Papu Gomez. Che, probabilmente sapendo che le strade del colombiano e del club tedesco si stanno per separare, ha tentato il blitz. «Se vuoi provare il calcio italiano – gli ha scritto Gomez – l’Atalanta è casa tua. Ti cedo anche la 10, se vuoi». C’è solo un problemino: oggi, il valore stimato di Rodriguez è di circa 65 milioni di euro (fonte transfermarkt.it), e pare che percepisca uno stipendio, su per giù, di 6,5 milioni di euro a stagione. Insomma, il signorino è abituato bene, forse quel tantino troppo per le casse dell’Atalanta.