La guerra e lo sport: le sanzioni contro la Russia, l’effetto Chelsea. E perché, almeno per ora, Miranchuk può giocare

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N egli ultimi giorni con l’evolversi della questione Ucraina, forti sono state le sanzioni imposte principalmente da UE e Stati Uniti nei confronti della Russia per la deliberata aggressione nei confronti di uno stato sovrano. Seppur con impatto di magnitudo minore rispetto alle decisioni dei governi, anche il mondo dello sport ha voluto rispondere in maniera decisa all’invasione dell’Ucraina, decidendo di punire in diversi modi la Russia a seconda dell’organizzazione. Cerchiamo quindi di fare un sunto delle diverse sanzioni comminate dagli organismi sportivi nei confronti della Russia (ma come vedremo i alcuni casi anche nei confronti dei russi stessi) e sul loro impatto.

Numerosi sono gli eventi sportivi in programma per questo 2022 in Russia che sono stati cancellati, partendo proprio dalla finale di Champions League che si sarebbe svolta a San Pietroburgo il 28 maggio. Come sicuramente già saprete, la FIFA ha invece optato per spostare la sede dell’evento a Parigi allo Stade de France. Proseguendo con gli eventi cancellati, si ricordano anche il GP di F1 di Sochi, i mondiali maschili di pallavolo, i mondiali juniores di nuoto, oltre che tutti gli eventi internazionali organizzati dalla Federazione Internazionale Sci, pugilato, pallavolo, tennis, ginnastica, ciclismo, badminton e altre. Anche le Olimpiadi di scacchi in programma per l’8 agosto a Mosca sono stati spostati di sede, insieme ad altri numerosi eventi sportivi minori.