La storia del Var nello sport. Ecco cosa manca al calcio per migliorare: soprattutto la «chiamata» dell’allenatore

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C i voleva la pausa per le Nazionali per acquietare le polemiche sull’uso del Var nel calcio. Ma solo perché grazie al Var l’Italia ha ottenuto un rigore allo scadere contro la Svizzera, anche se poi Jorginho l’ha calciato alle stelle. Ai rossocrociati sono inoltre stati due annullate due reti per fuorigioco contro la Bulgaria per fuorigioco, grazie proprio del Var. Nulla ci vieta però di pensare che se questi episodi avessero danneggiato gli azzurri le lamentele e le recriminazioni per l’impiego del Var sarebbero riemersi. D’altro canto quest’anno abbiamo assistito ad azioni identiche interpretate dagli arbitri in modo diametralmente opposto. In attesa di ritrovare uniformità di giudizio da parte della terna arbitrale e degli arbitri che seguono le partite nella Sala Var del massimo campionato italiano di calcio, diamo un’occhiata all’impiego che ne viene fatto nelle altre discipline sportive di squadra, anche per capire possibili margini di modifica e miglioramento della tecnologia nel calcio.

L’introduzione del Var nello sport

La NFL (National Football League) fu il primo campionato a sperimentare i replay video. Nel 1976, Art McNally, direttore degli arbitri, osservò l’incontro del lunedì sera tra i Dallas Cowboys e i Buffalo Bills dalla tribuna stampa dello stadio. Attraverso l’ausilio di una telecamera e del cronometro voleva capire quanto l’uso della video review avrebbe dilazionato la partita e si soffermò sugli episodi dubbi.