L’ Atalanta è conosciuta in tutto il mondo. Vuoi per l’Europa League vinta, vuoi per la cavalcata in Champions League fino alla quasi semifinale di Lisbona, sempre più stranieri si sono interessati al mondo nerazzurro. E la conferma arriva anche dalle parole del presidente Antonio Percassi alla presentazione del film “Atalanta. Una vita da Dea”:”Oggi ci conoscono e ci apprezzano anche all’estero: i turisti stranieri comprano la nostra maglia, sono felici e noi con loro”. C’è chi si è appassionato all’Atalanta per i recenti successi e chi, invece, si è avvicinato al mondo nerazzurro quando le vittorie erano ancora ben lontane. È il caso di Matthew Braithwaite, 46enne del nord di Londra. La sua storia s’intreccia con quella dell’Atalanta in due momenti differenti: ”Mi piaceva l’Atalanta quando, nei primi anni ‘90, la Serie A era trasmessa nel Regno Unito. Ricordo Maurizio Ganz, Fabrizio Ferron, con le sue fantastiche maglie da portiere, per cui ho un’ossessione, e Roberto Rambaudi. A quei tempi, però, non seguivo in maniera così profonda e non perdevo il sonno per una sconfitta - racconta Matthew, spiegando gli albori di una fiammella riaccesasi anni dopo -. Nell’aprile del 2017 ho prenotato una vacanza a Bergamo per vedere Peter Hook & The Light al Druso. Per coincidenza, il sabato l’Atalanta giocava in casa contro il Sassuolo. Tutti i miei amici italiani a Londra mi dissero che sarebbe stato facile trovare un biglietto, all’epoca non era spesso tutto esaurito lo stadio di Bergamo. Per farla breve, io ed un mio amico inglese, Paul, siamo andati a vedere la partita e ci è piaciuto tutto, peccato solo per il pareggio. Ci è piaciuta l’atmosfera, durante la partita e post, la città e mi sono appassionato alla squadra. La nostra conoscenza delle due squadre si limitava a Paloschi, per aver giocato brevemente allo Swansea, ed al fratello di Fabio Cannavaro, Paolo, che giocava nel Sassuolo. A quel tempo sembrava che le strade di Serie A e Premier League non s’incrociassero molto, anzi. Quando poi l’Atalanta ingaggiò Cornelius, con un passato in Premier League, per me era come se il mondo si fosse scontrato, un evento rarissimo. Comunque, nell’occasione di quell’Atalanta Sassuolo 1-1, abbiamo visitato Città Alta la domenica, il giorno dopo la partita. Sono poi tornato a settembre, o ottobre, dello stesso anno, con una mia ex di lunga data. Tra le varie cose, abbiamo fatto anche una passeggiata attorno allo stadio. In generale ho un bel ricordo di Bergamo e ci tornerei volentieri”.