L’Atalanta e i tifosi nel mondo. Storia di Attila, dall’Ungheria: cuore nerazzurro per una foto su un muro

storia. La storia di Lorenzo Sala

Lettura 7 min.

A ver sentito parlare della semifinale di Coppa delle Coppe e aver visto una foto della squadra appesa al muro di una casa in Romania. Tanto bastò per innamorarsi dell’Atalanta. E se vi pare strano, credeteci, è tutto vero. Da tempo raccontiamo le storie di tifosi dell’Atalanta provenienti da qualsiasi parte del mondo, da ogni latitudine e longitudine, e, ogni volta, rimaniamo stupiti dai millemila modi coi quali si possa incrociare il proprio destino con quello dei colori che tanto amiamo. C’è chi si è avvicinato in tempi più recenti, dopo le prime apparizioni in Champions League, e chi in tempi più lontani. La storia di oggi vien da lontano e nasce in una maniera che ha dell’incredibile. “Mi chiamo Attila Daradics e faccio parte di un piccolo gruppo di tifosi dell’Atalanta, provenienti dall’Ungheria, chiamato Atalantini Ungheresi”. Inizia così la nostra conversazione. Attila è ungherese, ha 51 anni e, da più di venticinque vive a Mór, una piccola città a circa 100 chilometri da Budapest. Originariamente, però, proviene dalla regione di Székelyföld, da Csíkszereda precisamente, che si trova in Romania. Una regione abitata in larghissima parte da ungheresi. “Da bambino e da adolescente, il calcio era il mio sport, divertimento e hobby preferito - è l’incipit dello straordinario, quanto particolare, racconto di come Attila si sia innamorato dell’Atalanta -. A quel tempo, il campionato italiano era probabilmente il migliore al mondo, pieno di stelle. Quando avevo 12 o 13 anni conoscevo i nomi di tutte le squadre di Serie A e Serie B, perché, nelle scommesse calcistiche rumene, ogni fine settimana erano incluse le partite del campionato italiano. È lì che ho sentito per la prima volta il nome Atalanta. Poi, nel 1987-88, quando l’Atalanta, a quel tempo in Serie B, raggiunse le semifinali della Coppa delle Coppe, qualcosa scattò dentro di me, anche se non avevo visto alcuna partita in TV».