L’Atalanta e l’incubo delle partite interne. I dati di 50 anni e il paradosso di Gasp: dopo tanti record, ne sfiora uno negativo

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S assuolo, Spezia, Venezia, Sampdoria. Sono le uniche squadre contro cui l’Atalanta è riuscita a vincere in questo campionato, tra le mura amiche del Gewiss Stadium. Sembra quasi di vivere in un mondo alla rovescia, storicamente i nerazzurri raggiungono i propri obiettivi grazie ai punti conquistati nelle partite in casa. In particolare prima dell’arrivo di Gasperini, quello di Bergamo è sempre stato un campo piuttosto difficile, per tutti: lo confermano i tanti risultati positivi ottenuti contro squadre decisamente più blasonate. E invece quest’anno, nella stagione più difficile da quando l’Atalanta si è costruita una dimensione internazionale, undici vittorie su quindici in campionato sono arrivate in trasferta. Difficile trovare delle spiegazioni. Qualcuno avanza l’ipotesi della pressione, che una stagione e mezza a porte chiuse ha cancellato, ma resta difficile pensare che una squadra capace di raggiungere certi obiettivi vada in difficoltà a causa della presenza del pubblico. Allo stesso tempo, l’assenza del tifo della Curva Nord per gran parte delle partite non può rappresentare un alibi, visti i risultati ottenuti senza i tifosi sugli spalti, durante la pandemia. Certo è che una situazione così ha pochi precedenti nella storia dell’Atalanta. Siamo andati a guardare i dati.