L’Atalanta, i tour de force e i punti buttati. Che batoste a inizio Champions, poi la ripresa: tra le big è a metà classifica

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L a sosta per le nazionali diventa tempo di bilanci. Sul doppio impegno, in questo caso. Perché per il cacio europeo la stagione 2020-2021 è stata la più complicata di sempre: iniziata in ritardo, per riuscire a finire in estate quella precedente, finirà in anticipo, per lasciar spazio a Euro 2021. Una situazione che ha costretto Uefa e campionati nazionali ad adeguarsi, infarcendo l’annata di turni infrasettimanali, con le sei giornate di fase a gironi giocate nell’arco di otto settimane, con lo stop solo nella sosta per la Nations League. È diventato quindi fondamentale riuscire a gestire questo doppio impegno, c’è chi ci è riuscito fin da subito, chi non ci è mai riuscito. E chi ha imparato strada facendo, come l’Atalanta. Abbiamo fatto un giro per l’Europa, guardando la media punti ottenuta dalle squadre di Serie A, Premier League, Liga e Bundesliga nei turni di campionato prima e dopo le coppe europee, diversificando tra fase a gironi e fase ad eliminazione diretta. Chiaramente non si tratta di una statistica “pura”, perché non tutte le squadre hanno giocato lo stesso numero di partite (l’Atalanta, per esempio, non ha giocato tra Midtjylland e Ajax a causa del rinvio del match contro l’Udinese). C’è chi è stato eliminato ai sedicesimi di Europa League e chi ha giocato un turno in più, mentre l’Inter è l’unica squadra ad essere stata eliminata nella fase a gironi. E poi cambiano anche le avversarie. Ma lo sguardo generale ci dà l’idea di chi ha impattato meglio con questa situazione particolarmente complicata, che si spera non debba più ripetersi. Partiamo dalla Serie A.