E ntrambe reduci dal peggior periodo in termini di prestazioni e risultati dell’ultimo biennio, entrambe con un decisivo impegno in Champions League nel corso della settimana che verrà, entrambe alla ricerca di una scintilla emotiva per rimettere in moto le enormi qualità tecniche a disposizione: tra il Napoli di Conte e la nuova Atalanta di Palladino, chi e come approccerà meglio l’anticipo del 12° turno della Serie A 2025/26?
Uomini e strategie chiave del Napoli
Debilitato da infortuni a lungo termine di giocatori cardine, distratto nelle letture (26.47 intercetti a partita, 20° in A in stagione), poco meccanizzato e ripetitivo nella circolazione del pallone: il Napoli dell’inizio 2025/26 è probabilmente la squadra meno “contiana” tra tutte quelle viste nelle versioni del mister salentino con una big in Italia. le ultime incognite si aggiungono con la sostituzione che i partenopei dovranno prevedere per Zambo Anguissa: Conte, in stagione, aveva rinunciato al camerunense solamente nel finale della trasferta già persa a Manchester di Champions League e nei primi 58’ della vittoria col Pisa, nei quali era comunque a disposizione De Bruyne prima di lesionarsi il bicipite femorale.
Vale la pena sottolineare comunque le certezze inscalfibili nello scacchiere di Conte, alcune mantenutesi a prescindere dagli innesti del mercato estivo. Tra i pali, il dualismo Meret/Milinković-Savić sta venendo costantemente monopolizzato dal serbo ex Torino. La sua efficacia tra i pali è mascherata dalle doti da pararigori (6 penalty respinti sugli ultimi 11 affrontati in campionato!), mentre nelle conclusioni effettuate sul palo più vicino alla sua posizione mostra titubanze che il 2024/25 in granata aveva parzialmente nascosto. Ciò che il fratellino di Sergej ha aggiunto in maniera inequivocabile al gioco partenopeo è però un’ulteriore regia in campo lungo dal basso: specialmente se l’Atalanta deciderà di pressare alto uomo su uomo, il rinvio di Vanja è quello più preciso e lungo del campionato – un esempio dalla sconfitta di Bologna: coi felsinei ad accoppiarsi con tutti i giocatori di movimento, è un taglio profondissimo di Di Lorenzo a partire dalla propria trequarti a essere servito da Milinković-Savić nei pressi della trequarti emiliana!