Lo studio del Cies sulla sostenibilità delle società di calcio: l’Atalanta 60ª in Europa, ma in miglioramento

scheda.

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N euchatel, cantone della Svizzera francese, a fare da sfondo castello e lago ma al centro della nostra attenzione il Centro di Studi per lo Sport denominato CIES che in collaborazione con la locale Università dal 1995 ricerca ed elabora dati a carattere sportivo. Dal 2005 poi è attivo anche il Football Observatory che periodicamente si occupa di sviluppare analisi, elaborazioni dati e statistiche sul calcio mondiale, non si parla di tecnica e/o tattica ma soprattutto di tutte le implicazioni in materia economica e demografica.

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Si sa che il calcio non è una scienza esatta, lo dicono gli stessi ricercatori, e spesso i risultati delle loro ricerche fanno discutere. Recentemente hanno avuto l’ambizione di creare un algoritmo capace di assegnare ad ogni giocatore un preciso valore di mercato, peccato che l’algoritmo sia il freddo risultato di età e statistica di rendimento e non tenga conto di molti altri parametri altrettanto necessari, basti pensare che in base a questa formula l’Atalanta potrebbe privarsi di Duvan Zapata per circa 25 milioni di euro.

Anche l’analisi che abbiamo voluto commentare non ha la pretesa di esprimere certezze ma racchiude molti elementi di grande interesse. L’obbiettivo dei ricercatori è stato quello di creare un cosiddetto indice di sostenibilità delle squadre (Sustainable Squad Management ) non quindi una classifica del bel gioco o di potenza economica ma piuttosto la ricerca di quali squadre abbiano allestito o stiano allestendo rose di calciatori in grado di performare per diversi anni secondo dei parametri che, ad esempio, premiano la permanenza dei giocatori in squadra e penalizzano il trading sfrenato, è più sostenibile ovviamente chi ha in rosa calciatori giovani con contratti con scadenze medio-lunghe. Vediamo tutti i dettagli.