L’origine italiana, la passione per il calcio, l’Atalanta, la finanza, pizza e clima: l’intervista integrale di Steve Pagliuca

Intervista.

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Ecco qui la traduzione integrale dell’intervista che il co-chairman dell’Atalanta, Steve Pagliuca, ha rilasciato nei giorni scorsi al Boston Magazine. L’intervista è firmata da Jonathan Soroff.

C osa regalare all’uomo che ha tutto? Se si tratta del gigante del VC Steve Pagliuca, con sede a Boston, si tratta di un Impossible Whopper o di una squadra di calcio italiana. Già co-presidente di Bain Capital e comproprietario dei Boston Celtics, Pagliuca ha recentemente acquisito una partecipazione nell’Atalanta, una squadra di calcio di Serie A di Bergamo.

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Di recente abbiamo incontrato il laureato alla Duke e l’alunno della HBS, che da allora ha fatto crescere Bain Capital fino a farla diventare una potenza con 160 miliardi di dollari in gestione, per parlare di pallacanestro, di spuntini al TD Garden e di un po’ di affari.

Innanzitutto, perché comprare una squadra di calcio italiana?

È una bella domanda. Mio nonno e mio padre volevano che diventassi un commercialista, perché pensavano che le uniche persone impiegate durante la Depressione fossero commercialisti e avvocati. Io non volevo farlo, ma li ho ascoltati. Così mi sono laureato in contabilità alla Duke e poi, con mio grande dispiacere, ho scoperto che non dovevo solo superare un esame, ma dovevo lavorare tre anni in uno studio contabile. Ho fatto domanda a otto società e ho chiesto a ciascuna di esse se mi avrebbero mandato all’estero per un certo periodo di tempo e poi avrei accettato un lavoro negli Stati Uniti ovunque avessero bisogno di me. KPMG mi disse che mi avremmo mandato in Olanda per tre mesi, e alla fine ho lavorato lì per circa tre anni. Sono diventato un grande appassionato di calcio, perché gli olandesi avevano una grande squadra. Comunque, alla Bain guardiamo a molte opportunità diverse. La famiglia proprietaria dell’Atalanta voleva ottenere un po’ di liquidità ma anche rimanere coinvolta nell’attività, il che era perfetto, perché hanno fatto un lavoro fantastico nella gestione. Quindi ho pensato che sarebbe stato molto divertente e un buon investimento.