Mino Favini, un anno dopo. «Vi racconto mio papà, dal pane ai campi di calcio»

Articolo. Il papà del vivaio atalantino moriva il 23 aprile 2019. Il racconto del figlio Stefano: «Era una persona pulita, che viveva di calcio ogni minuto. Ci manca tanto»

Lettura 6 min.

È già passato un anno senza di lui. Il signor Mino se n’era andato via stanco, ormai lontano dai campi di gioco e rimasto senza la sua Paola, compagna di una vita, una moglie paziente e comprensiva che, mentre lui correva dietro a chi correva dietro un pallone, badava alla casa e tirava su i due figlioli. Mino Favini e la sua Paola erano complementari e, quando lei volò via nell’ottobre 2014, a lui si spense la luce. «Abbiamo avuto un papà estremamente affettuoso che viveva in una nuvola di calcio. Era il suo lavoro, ne era innamorato e vi si dedicava con una passione e una presenza che non ammettevano tregue né distrazioni. Ventiquattrore al giorno, sette su sette, dodici su dodici».