Quanto costano gli stipendi nel calcio: ecco perché l’Atalanta guarda (anche) in Olanda: giocatori buoni, salari bassi

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I l calciomercato estivo prenderà ufficialmente il via martedì 1 settembre, e terminerà lunedì 5 ottobre alle 20. Entro queste date prenderà forma la nuova Atalanta. Ma, anche se il mercato non è ancora ufficialmente aperto, questo non impedisce ai club e relativi staff di stabilire i primi contatti. Gli operatori di mercato possono così cominciare ad «avvicinare» gli obbiettivi previsti. I giornalisti si mettono sulle loro tracce alla ricerca dello scoop, ed i tifosi a sognare il giocatore in grado di far «volare» la propria squadra nel nuovo campionato, che già tra meno di un mese vedrà la sua prima giornata. I tifosi dell’Atalanta, dopo l’eccezionale stagione conclusa con la sfida dei quarti di Champions League, si aspettano rinforzi all’altezza dei risultati raggiunti. Ma è bene ricordare a tutti, che cercare rinforzi adeguati, non significa per forza di cose comprare giocatori di nome, spesso molto costosi e soprattutto con ingaggi importanti. Discorso questo che è ancor più valido per una società come l’Atalanta, che punta ad avere i conti sempre in ordine, ed è gestita in modo oculato e non soggetta a fare «passi più lunghi della gamba», come ricorda sempre Antonio Percassi. Nei discorsi tra tifosi, i salari percepiti dai giocatori sono spesso trascurati e ci si concentra invece quasi esclusivamente sul costo del «cartellino». Non è così per le società, che sanno benissimo che i salari giocano un ruolo fondamentale per mantenere una squadra armonizzata nel lungo periodo. Una struttura salariale ben organizzata consente aumenti di stipendio graduali attraverso dei rinnovi contrattuali, senza destabilizzare i conti della società.