Racconto dall’Old Trafford di chi è tornato all’Atalanta. «Perdere ed essere felice: volevo che non finisse mai»

storia.

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Franz Barcella, noto tifoso dell’Atalanta nonché «anima» di Edoné, era a Manchester. Ci ha mandato questo «diario» del suo ritorno in trasferta, dopo la pandemia. Un diario splendido, scritto col cuore e col sorriso sulle labbra, e che meglio di qualsiasi altro commento può restituire il senso di cosa sia seguire l’Atalanta. Buona lettura.

R ahman è un piccolo alimentari di Manchester, che per allargare il proprio business ha ricavato una manciata di camere in affitto nel suo angusto scantinato. Noto per il suo vasto assortimento di tramezzini preconfezionati al gusto cartone, offre i migliori prezzi della città, a patto che non ci si formalizzi su particolari come asciugamani, riscaldamento o pulizia generale. Non ci formalizziamo: dopotutto stanotte ci serve solo un punto d’appoggio tra stadio, pub e treno di ritorno per Londra delle 6 del mattino. È da più di un anno che aspetto di prendere una vacanza. Sognavo un posto caldo e rilassato, magari un’isola, ma il richiamo dell’Old Trafford alla fine ha prevalso. Come giustificazione, ne approfitto per visitare Cristian e Miriam, bergamaschi da diversi anni trapiantati a Londra , dove han fatto carriera nel mondo della finanza. Potremmo definirli cervelli in fuga, se non fosse per la malsana idea del primo di prender ferie per accompagnarmi nelle mie scorribande. In Inghilterra sport, musica e cultura sono così fusi nel tessuto sociale che permeano l’aria di ogni pub, caffè o negozio di dischi. E noi ne attingiamo a piene mani, tra concerti punk, feste Northern-Soul, partite della quarta divisione inglese e cibo indiano. Per una settimana viviamo in un romanzo di Nick Hornby, quello di “Alta Fedeltà” e “Febbre a Novanta”, ma con un sapore più da disaster movie: in tutta la nazione stanno drammaticamente risalendo i contagi, anche se nessuno sembra curarsene. Per strada, agli eventi, persino sui mezzi pubblici difficilmente le persone indossano mascherine o mantengono il distanziamento. Per un italiano in vacanza, uno shock culturale piuttosto netto. Tanto è stato difficile passare il confine, fra doppio tampone obbligatorio, Green pass, passaporto e locator forms, tanto è sorprendente la noncuranza delle norme anti-covid all’interno del paese. Anche recuperare i biglietti per la partita è stata una vera impresa. Pur acquistandoli online, i tagliandi potevano esser recuperati fisicamente solo alla biglietteria dello stadio di Bergamo, il week-end prima della partita. Un vero problema, per chi come noi si trovava già fuori città, o per qualsiasi atalantino non italiano. Perché sì, scopriremo ce ne sono veramente tanti.