Riparte l’Atalanta: guida per non perdersi nella giungla delle Tv (e delle tariffe). Ecco quanto si paga in Italia e all’estero

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È Quanto costa guardare il calcio italiano in televisione?E quanto si spende negli altri paesi? In questo approfondimento cercheremo di capirne di più, orientandoci in quella specie di giungla televisiva che è diventata il calcio visto dal divano di casa. Due anni fa la Rai si accordò con Sky per trasmettere una partita a settimana della fase a gironi della Champions League 2018/19 in cui era coinvolta una delle squadre italiane, più 4 ottavi di finale, due quarti, entrambe le semifinali e la finale. Per queste 15 gare, più la Supercoppa Italiana e il GP Italia di Formula 1 sborsò 40 milioni di euro. L’anno scorso invece la Champions è passata a Mediaset che avrebbe scucito 50 milioni di euro. Il campionato di Serie A è stato vicino alla trasmissione in chiaro (cioè gratis) a giugno quando si pensava che per la ripartenza del torneo dopo lo stop di tre mesi sarebbero state visibili a tutti due partite: Atalanta-Sassuolo su TV8 e Verona-Cagliari sul canale Youtube di Dazn, come richiesto da Vincenzo Spadafora. La Lega di Serie A ricevette però parere negativo dell’Antistrust che sosteneva che per rispettare la Legge Melandri e i contratti con i broadcaster non sarebbe stato possibile trasmettere le gare in chiaro. E anche per vedere la stagione 2020/21 di Serie A non resta che pagare, anche se le alternative sono sempre di più: a Sky e Dazn si affianca Now Tv, offerta anche dai gestori di telefonia Tim e Vodafone, alla ricerca di nuovi clienti contando sulla passione popolare per il calcio. Fino a tre anni fa si pensava che avrebbero potuto partecipare all’asta per i diritti tv, invece hanno preferito appoggiarsi a società esistenti, offrendo i lori servizi.