I l primo Sassuolo-Atalanta si è giocato il 2 settembre 2010 e parte del merito, o della colpa, è suo. Quell’autogol in casa col Bologna ha condannato quasi definitivamente l’Atalanta alla retrocessione in Serie B dove, per la prima volta nella storia, si sono incontrati i neroverdi. Dopo 4 stagioni nerazzurre e un passaggio azzardato alla Juventus, tuttavia, il destino è tornato ad avvolgere la storia di Federico Peluso e del Sassuolo. 8 stagioni in Emilia, fino al ritiro nel 2022. A Bergamo è stato impiegato come terzino sinistro della retroguardia colantuoniana, a Reggio Emilia solo Dionisi nelle ultime due stagioni non lo ha schierato nei confronti coi nerazzurri al Mapei Stadium. Dal Braglia di Modena al vederlo con le strisce verdi al posto di quelle azzurre agli ordini di Di Francesco, Iachini e De Zerbi, dall’esordio in Nazionale durante l’esperienza orobica all’Europa League giocata coi neroverdi in concomitanza del Gasperini I. Come a testimoniare un passaggio di consegne tra squadre e stadio, ultimo nodo della rete del destino di Federico Peluso.