Varnier fa sorridere l’Atalanta: c’è luce in fondo al tunnel della sfortuna, col Pisa 360 minuti giocati. Tutti i dati dei prestiti

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P ausa nazionali e possibilità di rituffarci con un po’ di calma nell’analisi relativa alle prestazioni dei giocatori atalantini in prestito. Dall’ultima volta non vi sono state svolte epocali ma qualche segnale di miglioramento si registra, la situazione è preoccupante ma meno rispetto alle ultime rilevazioni. È inutile ricordare che il mondo del calcio, come del resto il mondo intero, sta vivendo una stagione drammatica e strana. Il calcio subisce questa situazione attraverso rinvii delle gare e continui spezzettamenti degli impegni mentre i calciatori a volte vengono fermati per contagio diretto o anche per rispetto della quarantena. In tal senso è emblematico il caso della Reggiana (nella quale militano 4 nostri ragazzi) costretta al palo per ben due gare a causa del numero elevato di contagiati. A parte gli emiliani vi sono state anche altre squadre, nelle quali militano nostri calciatori, costrette a pause forzate. Tutto questo porta ovviamente ad avere dati abbastanza dissimili con calciatori che hanno avuto molte gare a disposizione ed altri invece con meno possibilità. A parte i numeri questo fatto incide, oltre che per il semplice calcolo delle presenze, anche sulla crescita di alcuni di questi atleti. Si sta parlando in molti casi di ragazzi che si affacciano per la prima volta sul palcoscenico del calcio professionistico, lontani dalla “chioccia” Zingonia, in ambienti nuovi. Questa attività inframezzata non è certo la ricetta giusta per muovere i primi passi e per conquistare spazio. Tornando ai numeri del calcio possiamo dire che questi sono migliorati e lo hanno fatto in quella categoria, la serie B, che a nostro giudizio rappresenta la vera palestra di crescita per questi ragazzi e che nella rilevazione precedente presentava delle criticità. Vediamo dunque tutta l’analisi.