Vivaio Atalanta, via all’era Samaden. Cosa ha vinto, i campioni che ha scoperto, la cultura oltre al calcio: ecco l’identikit

scheda. Un approfondimento di Filippo Maggi

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I l primo colpo del proprio calciomercato, in fin dei conti, l’Atalanta lo ha già vidimato a marzo, quando sono state sciolte le riserve relativamente al nome del successore di Maurizio Costanzi, ai saluti dopo nove anni, alla guida del proprio vivaio. Dal 1 luglio, sarà ufficiale. Roberto Samaden, che arriva dall’Inter, sarà il nuovo responsabile del settore giovanile a Zingonia, rimarcando così una volta di più l’ambizione di una società che prosegue il proprio percorso di crescita nel tempo. Il perché di questa puntualizzazione è presto spiegato: parliamo di una figura di riferimento per l’intero movimento under italiano, tanto da risultare, in termini di titoli conquistati, il più vincente nella storia del nostro calcio.

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Durante il suo “interregno” da numero uno dalle parti di Interello, durato undici anni, ha portato in bacheca nell’ordine: 16 Scudetti (4 Primavera, 3 Berretti, 3 Under 17, 3 Under 16, uno a testa per Under 15 e Under 14), una Next Generation, tre Tornei di Viareggio, 1 Coppa Italia e 5 Supercoppe Primavera. I risultati, però, nella filiera giovanile non sono il primo fattore da considerare, nemmeno in un top club. L’obiettivo principale, va da sé, è relativo alla formazione di calciatori che possano essere spendibili in chiave prima squadra o comunque in altri contesti professionistici, permettendo anche di divenire asset monetizzabili per il club.