I gelidi pensieri del prof. Caudano, che non ha ancora digerito il rigore di Muriel

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C ome succede che tutto cambi in un attimo o in poco tempo, come ci smarriamo per un nonnulla, a volte, o per un coagularsi di fattori, e tutto precipita. Roba di calcio, di scuola, e di caldaia, per il professor Caudano. Ma il risultato è una sera di sconfortata perplessità. Lui chiama questi momenti «passaggi a vuoto» e, nella fattispecie, se ne consola indossando tre maglioni e riandando con la mente a una poesia di Montale, fissatasi nella sua memoria di diciottenne, quando la lesse per la prima volta al liceo. Ognuno riconosce i suoi, e poi li cita. Anche solo a se stesso.