La Spal, coscritta del 1907. Simpatica, piena di ex. E a Bergamo digiuna da 40 anni

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N on so a voi, ma la Spal ispira visceralmente simpatia. Tanto per cominciare è stata fondata nel 1907 come l’Atalanta, inoltre Ferrara è una città bellissima, ospitale come poche, si mangia in modo divino ed è forse il solo posto in Italia oltre a Bergamo dove non si va allo stadio, ma alla Spal. Come noi bergamaschi diciamo dell’Atalanta. Il che dovrebbe rendercela subito simpatica. A prescindere, per dirla alla Totò. C’è poi il fatto che i biancazzurri estensi dalla strana maglia modello pigiama (strisce sottili che però il loro fascino ce l’hanno) con il passare degli anni sono diventati una sorta di succursale dell’Atalanta. Da Petagna a Kurtic (da qualche giorno a Parma, altra colonia nerazzurra, dove ha raggiunto Grassi, transitato a sua volta da Ferrara) passando per Floccari, Paloschi, Reca, D’Alessandro, il baby Babbi, il bergamasco Jacopo Sala, il figlio d’arte Mattia (di Aladino) Valoti, fino alla scorsa stagione Dramè. Insomma, un esercito di ex. Di quelli capaci anche di fare discretamente male: per la cronaca chiedere ad Andrea Petagna, 4 reti nelle ultime 3 partite: praticamente tutte quelle dopo la cessione alla Spal. E meno male che ci eravamo lasciati benissimo.