L’Atalanta gioca a calcio, vince e non pensa ad altro. E costruisce il futuro, con Gasperini in panchina

commento. Il post partita di Roberto Belingheri

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C è stata anche la super parata di Francesco Rossi, terzo portiere in passerella sull’apoteosi dell’Atalanta. Ci fosse stato anche un gol di Toloi, o la doppietta o tripletta di Lookman, il quadro sarebbe stato oltre la perfezione. Ma il quadro in fondo è perfetto anche così, con l’ennesimo 3-0 di questa stagione, con la tabellina del 3 che non ha risparmiato nemmeno il Torino, e non ha risparmiato nemmeno quella pletoria di tromboni per i quali le partite si possono aggiustare, o perdere volontariamente, nel nome di un interesse superiore. Quella pletora di insopportabili predicatori televisivi per i quali se di mezzo c’è l’interesse di una romana, allora tutti si devono piegare in avanti, e fare i loro interessi. Quelli secondo cui l’Atalanta questa partita avrebbe dovuto perderla, e poi possibilmente anche quella di domenica prossima contro la Fiorentina, perché rimanendo quinta allora la Roma avrebbe avuto un posto in più in Champions League. Non hanno capito come si intende il calcio a Bergamo, ma gliel’ha spiegato per l’ennesima volta - inutile, di sicuro - Giampiero Gasperini, schierando tutti i titolari possibili contro il Torino, perché anche se la Champions qui era già sicura, la fame all’Atalanta non passa mai. E se dal quinto si può passare al quarto posto, allora si gioca e si gioca per vincere. E se domenica prossima si potrà passare dal quarto al terzo posto, allora si giocherà per vincere. «Giochiamo con le sole armi del calcio», aveva detto Gasperini nelle scorse settimane, con l’orgoglio di chi sa che nel calcio c’è anche chi usa altro, ma noi no. E le sole armi del calcio - ma che calcio - hanno portato l’Atalanta al quarto posto, mentre le altre mandano agli archivi la stagione ma noi, di nuovo, no. Perché ce n’è un’altra, quella famigerata partita per la quale da Roma han fatto tanta caciara, e che adesso sarà l’ennesima passerella per l’Atalanta. Oppure no, perché in palio per la Fiorentina ci sarà - forse - uno scampolo d’Europa e per l’Atalanta il possibile terzo posto, che oltre al prestigio porta anche soldi, importanti per chi non lascia niente al caso com’è nelle politiche, sportive e gestionali, dell’Atalanta. Finito? No, mai. L’Atalanta non finisce mai.