Atalanta, un’impresa che rimette a posto un po’ di cose: per Musso, la difesa, Ilicic (più due parole sugli arbitri)

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T re punti che rimettono un po’ di cose al loro posto, dopo la fiera dello spreco di domenica a pranzo contro l’Udinese. Le rimettono a posto in classifica, anche se il turno non è ancora completo. Le rimettono a posto per Musso, che riscatta con una parata clamorosa nel primo tempo e una prestazione di grande sicurezza anche con i piedi, persino con i dribbling. Le rimettono a posto in difesa, se possibile ancor più in emergenza di prima, dopo l’uscita di Palomino. Però conferma la bravura di Lovato, e ci mostra uno Scalvini che esordisce davvero a Marassi, dopo lo scampolo di sabato, e si mostra tranquillo, sicuro di sé, lucido nel fare sempre la cosa giusta, possibilmente la più semplice. E poi Ilicic, e due parole sugli arbitri ci toccano per forza. Avanti, per punti.

La difesa

Palomino non poteva essere indistruttibile, e dopo aver cantato e portato la croce si è dovuto fermare. Risulta, dai corridoi di Zingonia, che da qualche settimana stesse già stringendo i denti, davanti ai muscoli che qualche scricchiolio glielo avevano mandato. Ma altrimenti non si poteva fare, fino all’intervallo di Genova.

Ora riposerà, complice l’ammonizione del primo tempo (su questo, appuntamento più avanti). Il risultato è che l’Atalanta ha giocato a 3 anche la ripresa, giacché Gasperini pare aver definitivamente abolito gli esperimenti a 4.