Cosa succede sul mercato: le big investono sui giovani (come l’Atalanta). E il nostro calcio? Fermo

scheda. L’approfondimento di Roberto Belingheri

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B reve storia triste. Il Real Madrid compra Huijsen, 20 anni, per 65 milioni. Il Liverpool compra Wirtz, 22 anni, per 137 milioni. Il Borussia ha preso Bellingham, 19 anni, per 30 milioni. Continuiamo? Il Chelsea ha preso Joao Pedro, 23 anni, per 63 milioni e Delap, 22 anni, per 35 milioni. Poi ci torniamo nel dettaglio, per ora ci fermiamo qui. Per dire che nel frattempo in Italia ci si spella le mani per De Bruyne, 34 anni, arrivato al Napoli a parametro zero. E per Modric che si taglia le ferie per cominciare presto al Milan. A settembre farà 40 anni. E Dzeko non vede l’ora di firmare con la Fiorentina: farà i 40 a marzo 2026. E il Bologna fa un serio pensiero a Ciro Immobile, prossimo ai 36. E sempre per restare in Italia, c’è chi fa un pensiero a Insigne, 34 anni, di ritorno dall’esilio dorato di Toronto. Basterebbe fermarsi qui, per capire il totale declino nel quale naviga il calcio italiano, che poi versa lacrime amare per la Nazionale, incapace di centrare un torneo decente da quasi 20 anni (eccezion fatta per l’Europeo vinto con Mancini), figlia com’è di un sistema che i giovani semplicemente li ignora, mentre in tutta Europa in queste prime settimane di mercato i club più importanti hanno letteralmente spazzolato i più grandi talenti disponibili. Il confronto, che vedremo, è imbarazzante.

Le operazioni

Abbiamo preso il Ranking Uefa, dalla prima alla 16ª posizione, quella dell’Atalanta. Più le big italiane che nel ranking sono sotto la 16ª posizione. E abbiamo confrontato età degli acquisti e totale investito. Vi renderete conto della situazione scorrendo questi pochi dati che sono riferiti ai soli acquisti, all’età dei giocatori e al totale investito. Ricordiamoci, siamo solo al pomeriggio del 2 luglio (momento in cui scriviamo).